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L’incantesimo delle promesse del Castello di Carpiano
C’era una volta, nel cuore della Lombardia, il Castello di Carpiano che, con le sue torri imponenti e le mura di pietra grigia, si ergeva maestoso tra i campi verdi e i boschi ombrosi. Le sue mura, un tempo testimoni di gioia e festeggiamenti, rimasero silenziose per molti anni, poiché nessuno degli abitanti poteva trovare la felicità in amore.
Infatti, nel XVI secolo, il castello era gestito dai monaci della Certosa di Pavia. Tra questi monaci c’era Giovanni, un giovane devoto con occhi profondi e un cuore puro. Giovanni, nonostante i suoi voti, si innamorò perdutamente di Maria, una contadina del villaggio. Maria era una giovane donna di straordinaria bellezza e gentilezza, con lunghi capelli neri come la notte e occhi verdi come i prati in primavera. Era conosciuta per il suo spirito libero e il suo cuore generoso.
Giovanni e Maria si incontravano segretamente nei boschi circostanti il castello, dove condividevano sogni e promesse d’amore eterno.
Sotto il cielo stellato, tra il fruscio delle foglie e il canto degli uccelli notturni, i due giovani si giuravano amore eterno. Ma la loro storia d’amore, proibita e segreta, fu scoperta dai superiori della Certosa. Giovanni fu punito severamente, costretto a vivere in isolamento e a dedicarsi a penitenze estenuanti. Maria, invece, fu allontanata dal villaggio, costretta a lasciare tutto ciò che conosceva.
Con il cuore spezzato, Maria vagò per giorni fino a raggiungere una foresta oscura ai confini del regno. La foresta era un luogo misterioso, con alberi alti e fitti che sembravano toccare il cielo e sentieri nascosti avvolti nella nebbia. Qui incontrò una misteriosa anziana, conosciuta come la Strega della Foresta. La strega, vedendo il dolore di Maria, decise di aiutarla. Le donò un amuleto magico e le insegnò incantesimi antichi, promettendole che avrebbe potuto vendicarsi di coloro che le avevano fatto del male.
Con il potere dell’amuleto, Maria tornò al Castello di Carpiano. Una notte, sotto la luce della luna piena, lanciò una maledizione sul castello e sui suoi abitanti. “Che nessuno di voi possa mai trovare la felicità in amore,” proclamò. Da quel momento, ogni storia d’amore nata all’interno delle mura del castello era destinata a finire in tragedia. Le torri del castello sembravano piangere lacrime di pietra, e un’ombra di tristezza avvolgeva ogni angolo.
Gli anni passarono e il castello rimase avvolto nella sua maledizione. Un giorno, un giovane cavaliere di nome Alessandro arrivò al castello. Alessandro era noto per la sua nobiltà d’animo e il suo coraggio. Aveva capelli neri come l’ebano, la pelle olivastra e occhi azzurri come il cielo d’estate. Era determinato a spezzare la maledizione e riportare la felicità al castello.
Mentre esplorava i dintorni del castello, Alessandro incontrò una giovane donna di nome Elena. Elena era bella come un fiore di campo e gentile come una brezza estiva. Aveva capelli castani che ondeggiavano come seta al vento, riflettendo i raggi del sole con sfumature dorate. I suoi occhi, di un caldo color nocciola, brillavano come gemme preziose, capaci di catturare la luce e riflettere un mondo di emozioni. Quando Alessandro la guardava, era come se si perdesse in un bosco autunnale, dove ogni foglia raccontava una storia e ogni sguardo era un invito a scoprire nuovi segreti.
I due si innamorarono perdutamente, ma sapevano che la maledizione incombeva su di loro.
Determinato a trovare una soluzione, Alessandro decise di cercare la leggendaria Strega della Foresta, colei che aveva lanciato la maledizione. Dopo giorni di cammino, trovò la strega, ormai anziana e saggia. Maria, la strega, ascoltò la storia del cavaliere e della sua amata. Commossa dalla purezza del loro amore, Maria decise di aiutarli.
Disse ad Alessandro: “Solo un amore puro e sincero, disposto a sacrificarsi per il bene degli altri, può spezzare la maledizione… ma il cammino sarà arduo e pieno di prove.”
Alessandro ed Elena tornarono al castello, determinati a dimostrare la forza del loro amore. Affrontarono insieme numerose difficoltà: tempeste che sembravano volerli separare, intrighi di corte e persino la tentazione di abbandonare tutto. Ma il loro amore era più forte di qualsiasi ostacolo. Ogni volta che il vento soffiava forte e le nuvole oscuravano il cielo, i due giovani trovavano conforto l’uno nell’altro, promettendosi di non arrendersi mai.
Un giorno, il castello fu attaccato da un esercito nemico. Alessandro, senza esitazione, si gettò nella battaglia per proteggere Elena e gli abitanti del castello. Durante lo scontro, fu ferito gravemente. Elena, vedendo il suo amato in pericolo, corse da lui e, con le lacrime agli occhi, pregò la strega di salvarlo.
Maria apparve davanti a loro e, vedendo il sacrificio di Alessandro e l’amore incondizionato di Elena, decise di spezzare la maledizione.
Con un gesto della mano, curò le ferite di Alessandro e liberò il castello dalla sua maledizione.
Le mura del castello sembrarono risplendere di una nuova luce, e un senso di pace e felicità avvolse ogni angolo.
Carpiano tornò a essere un luogo di pace e felicità. Alessandro ed Elena diventarono un simbolo di amore eterno per tutti gli abitanti. Le loro giornate erano piene di gioia e risate, e ogni sera, sotto il cielo stellato, ricordavano le parole della strega.
Maria, finalmente in pace, scomparve nella foresta, lasciando dietro di sé solo il ricordo di una donna che aveva amato troppo intensamente. Tuttavia, prima di andarsene, lasciò loro un avvertimento: “Ricordate sempre che l’amore vero richiede sacrificio e dedizione. Non dimenticate mai il potere del cuore.”
E così, il castello di Carpiano prosperò, e le storie di Alessandro ed Elena furono raccontate per generazioni, come una fiaba antica che insegnava il valore dell’amore e del sacrificio. Le torri del castello, un tempo testimoni di dolore e tristezza, ora risplendevano di gioia e speranza. E ogni volta che una nuova coppia si innamorava, gli abitanti del castello ricordavano la lezione di Maria e il sacrificio di Alessandro ed Elena, sapendo che l’amore vero è la forza più potente di tutte.
Nel castello, c’era una stanza speciale, conosciuta come la Stanza delle Promesse. Era una stanza segreta, nascosta tra le antiche mura, dove i giovani innamorati potevano fare le loro promesse d’amore eterno. Le pareti della stanza erano decorate con affreschi di storie d’amore passate, e un antico altare di pietra al centro della stanza era il luogo dove gli innamorati giuravano fedeltà e dedizione. Si diceva che le promesse fatte in quella stanza fossero benedette dalla strega Maria stessa, garantendo felicità e amore eterno a chiunque avesse il coraggio di amare sinceramente.
E così, il Castello di Carpiano continuò a essere un luogo di amore e speranza, un faro di luce in un mondo spesso oscuro. Le storie di Alessandro ed Elena e delle promesse fatte nella “Stanza delle Promesse” furono tramandate di generazione in generazione, ricordando a tutti che l’amore vero è la forza più potente di tutte.
Deborah Esposito – EVF Questo racconto è un racconto di fantasia che non fa alcun riferimento, se non di suggestione, a fatti storici documentati.