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“La Collana Incantata: Amore e Magia al Castello di Longhignana”

Castello Longhignana leggenda
Castello Longhignana leggenda

Il Castello di Longhignana si ergeva maestoso, nel cuore della Lombardia. Era l’anno 1499, e il castello era la dimora di Lodovico Borromeo e della sua bellissima moglie, la Contessa da Longhignana.
La loro unione era stata benedetta da re Luigi XII di Francia, che durante una visita al castello aveva battezzato il loro primogenito e donato alla Contessa una collana d’oro e gemme del valore di 500 ducati. La collana era un capolavoro dell’arte orafa rinascimentale. Realizzata in oro massiccio, composta da una serie di maglie finemente lavorate, lungo la catena erano incastonate le gemme, tra cui zaffiri e smeraldi, disposte ciascuna con un significato speciale: lo zaffiro per la saggezza e la fedeltà, lo smeraldo per la speranza e la rinascita. Al centro un grande pendente a forma di cuore, ornato da un rubino simbolo di passione e coraggio. Intorno al rubino, piccoli diamanti scintillavano come stelle, a rappresentare l’amore eterno.
Quella collana, però, non era un semplice gioiello. Si diceva che fosse stata forgiata da un antico alchimista e che contenesse un potere straordinario: chiunque la indossasse avrebbe potuto vedere il vero amore e vivere una vita di felicità eterna. La Contessa, ignara di questo potere, indossava la collana con orgoglio, sentendo solo un leggero calore ogni volta che la metteva al collo.
Una notte, mentre la nobildonna passeggiava nei giardini del castello, incontrò un giovane cavaliere di nome Alarico. Era un uomo di straordinaria bellezza e coraggio, ma portava con sé un segreto oscuro: era stato maledetto da una strega gelosa, condannato a vivere come un’ombra fino a quando non avesse trovato il vero amore. Alarico, attratto dalla luce che emanava la collana, si avvicinò alla donna, e i loro occhi si incontrarono.
In quel momento, la collana brillò intensamente, rivelando alla Contessa la verità sul giovane cavaliere. Sentì nel suo cuore che Alarico era il suo destino, ma era anche consapevole del suo impegno verso Lodovico. Divisa tra il dovere e il sentimento, la Contessa decise di confidarsi con suo marito. Lodovico, pur amando profondamente la sua sposa, comprese la forza del destino e il potere della collana. Con grande nobiltà d’animo, acconsentì a liberare la Contessa dal loro vincolo matrimoniale, ma pose una condizione: la Contessa avrebbe dovuto trovare un modo per garantire la prosperità e la sicurezza del loro regno, utilizzando i poteri della collana.
Alarico, commosso dalla purezza e dal coraggio della donna, accettò la sua mano, e la maledizione che lo teneva prigioniero si spezzò. I due innamorati trascorsero insieme molti anni esplorando i segreti del castello e scoprendo i nuovi poteri della collana. Ogni gemma rappresentava una virtù: il rubino per il coraggio, lo zaffiro per la saggezza, lo smeraldo per la speranza e il diamante per l’amore eterno. Con il tempo, la Contessa e Alarico impararono a usare questi poteri per proteggere il loro regno e portare prosperità alla loro gente, adempiendo così alla condizione posta da Lodovico.
La loro storia d’amore divenne leggenda, e il Castello di Longhignana fu conosciuto come il luogo dove l’amore vero e la magia si incontravano. La collana, custodita con cura, fu tramandata di generazione in generazione, portando fortuna e felicità a chiunque la indossasse e a tutti i sudditi con cuore puro.




Deborah Esposito – EVF Questo racconto è un racconto di fantasia che non fa alcun riferimento, se non di suggestione, a fatti storici documentati.