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Ultima marcita di Settala

Ulima Marcita Settala - © Walter Ferrari

Indice

Due sole marcite ancora attive nel nostro territorio

Nel Parco Agricolo Sud Milano  sono attive solo 41 marcite  su 61 comuni.
Tra queste, una sola a Peschiera Borromeo (di cui ho già trattato in un precedente articolo) e una a Settala presso Cascina Cassinetta.
La Cascina Cassinetta è interessata da un percorso di valore storico paesistico che collega il centro abitato di Conterico con quello di Settala passando vicino alla marcita e al complesso rurale della Cascina, con a lato la Chiesetta del Basso, costruita nel 1843-45, recentemente ristrutturata e dedicata a Santa Maria degli Angeli.
Il fondo agricolo, gestito dalla Azienda Agricola Caglio, affittuaria dal 1963, produce erba, fieno e insilati.
La struttura originaria della marcita è ben curata e mantenuta. Ha una superficie di 10 ettari. Le acque che la alimentano sia in estate che in inverno, provengono dal Fontanile Rile più a nord.
Il taglio dell’erba prodotta viene effettuato tramite BCS e serve in parte per foraggiare le mucche di proprietà, in parte per la vendita.
La manutenzione dei canaletti, che un tempo era opera manuale del campè (addetto alla regimazione delle acque), oggi viene fatta meccanicamente tramite la “pulifosso”.

Cosa sono le marcite
Marcita - Settala

Una marcita è un particolare prato stabile irriguo che consente la crescita dell’erba anche nel periodo invernale, garantendo fino a 8 sfalci all’anno. Ciò è possibile grazie ad un particolare sistema di irrigazione praticata nel periodo invernale, quando una lamina di acqua a temperatura costante di 8-10°C viene fatta scorrere sulla superficie del prato impedendo al terreno di gelare. Lo scorrimento continuo dell’acqua è garantito dal fatto che la superficie del prato è predisposta in piani inclinati, detti “ali” serviti da una serie di canaletti, detti “maestri”.

Perché sono utili
Marcita - Settala

Aumentano la biodiversità, favorendo la presenza di molte specie di uccelli ed anfibi, in particolare nel periodo invernale. Sono, infatti, un luogo di alimentazione per molti animali (crostacei,insetti, anellidi, ecc….) che a loro volta  costituiscono il nutrimento per molti uccelli fra cui pavoncelle, aironi cenerini, garzette ed altri. Spesso costituiscono anche luogo idoneo per la sosta  degli uccelli migratori.

La presenza dell’acqua già nel mese di febbraio favorisce la deposizione di uova da parte delle rane e dei rospi, in particolare della rana di Lataste, specie endemica, ossia esclusiva, della Pianura Padana.

Sono una testimonianza di un’agricoltura praticata nel passato da generazioni di contadini che hanno plasmato il paesaggio lombardo rendendolo unico nel suo genere. Alcuni  agricoltori alimentano ancora il bestiame utilizzando il foraggio ricavato dallo sfalcio delle marcite. Pratica ormai rara dopo l’avvento dei mangimi concentrati, prodotti da colture diverse dai prati, spesso localizzate in luoghi distanti

Come gestire le marcite
Marcita - Settala

Le marcite sono tutelate dalla legge regionale come elementi storici e naturalistici del paesaggio agrario, che stabilisce anche le regole per la loro gestione:

  • Assicurare la presenza dell’acqua in tutto il periodo invernale e possibilmente fino alla primavera garantendo così un luogo di deposizione per la fauna anfibia.
  • Evitare l’uso di prodotti fitosanitari e diserbanti, soprattutto nel mese di febbraio, quando gli anfibi iniziano a popolare la marcita.
  • Mantenere in buono stato i canali, facendo attenzione, durante le pratiche agricole, a non eliminare le ovature di anfibi. È consigliabile effettuare le operazioni di controllo della vegetazione in periodo autunnale-invernale al di fuori del periodo di riproduzione degli animali.
  • Assicurarsi, durante gli sfalci primaverili della marcita, l’assenza di nidificazione al suolo. In caso di presenza evitare lo sfalcio fino all’involo dei piccoli.