Quando penso a questo fiore i ricordi vanno lontano nel tempo, (circa 65 anni fa) frequentavo le scuole elementari e durante il tragitto a piedi, in primavera raccoglievo un mazzetto di violette e le regalavo alla mia maestra che apprezzava molto, ricordo ancora come si chiamava, Luisa Mariani di Milano.
Oggi è bello vedere che mia nipote Cecilia di 9 anni fa la stessa cosa, ama tantissimo tutti i fiori, li regala alle sue maestre.
Viola mammola
La Viola mammola (Viola odorata L.) pianta erbacea perenne della famiglia delle Violaceae, ha un aspetto cespitoso con corto rizoma da cui partono degli stoloni striscianti sul terreno che emettono radici e formano nuove piante; nella sua parte inferiore il rizoma è provvisto di numerose radichette sottili, le foglie sono picciolate, riunite in rosette basali, hanno lamina di forma arrotondata-reniforme, cordata alla base e crenata ai margini. I fiori sono profumati, sbocciano solitari alla sommità dei lunghi peduncoli; la corolla, viola più o meno scura, è formata da 5 petali; il frutto è una capsula subsferica.
Il periodo di fioritura è tra febbraio ed aprile, diffusione altitudinale da 0-1200 m.
Origine e distribuzione: diffusa in gran parte dell’Europa mediterranea, in Italia è una specie comune in tutto il territorio, più frequente nelle regioni settentrionali e in quelle centrali.
Habitat: cresce comunemente nei luoghi erbosi, lungo le siepi, ai margini dei boschi e nei prati.
Note: le virtù terapeutiche, emollienti ed espettoranti di questa pianta sono ampiamente sfruttate in campo farmacologico; l’olio è impiegato in profumeria, mentre i fiori, freschi o canditi, in pasticceria.