"In Primavera, il numero delle rondini diminuisce costantemente."
È tornata la Primavera, alte nel cielo volano le prime rondini, appena tornate dall’Africa e ancora stanche per il lungo viaggio. In Italia, la rondine più comune è la “Hirundo rustica”, purtroppo le rondini sono ormai a rischio di estinzione, recenti studi hanno stimato che negli ultimi anni la popolazione europea di rondini è diminuita del 50%. Mantenendo questo trend negativo, rischiamo di veder scomparire la rondine nel giro di 30-40 anni.
Le cause del declino
Le cause del declino sono molteplici: le moderne coltivazioni agricole di tipo intensivo hanno eliminato buona parte delle siepi, dei fossi, dei prati, degli angoli incolti che fornivano alle rondini i terreni di caccia preferiti; l’impiego massiccio di fitofarmaci chimici e insetticidi portano all’eliminazione degli insetti di cui si nutrono; la ristrutturazione degli edifici rurali, in particolare le stalle, le priva di luoghi adatti alla nidificazione.
Le rondini sono importanti, vanno protette!
Le rondini sono importanti e quindi vanno protette non solo per il loro valore intrinseco (vanno ad aumentare la biodiversità) ma anche per la loro riconosciuta utilità. Queste specie si cibano esclusivamente in volo di insetti, prevalentemente moscerini, afidi, mosche e zanzare.
L’Europa e l’Italia si sono accorte del rischio di estinzione ed hanno prodotto norme legislative in difesa delle rondini. È prevista la sanzione penale per chi cattura o uccide la rondine e i suoi piccoli.
C'è speranza ?
L’Università di Milano-Bicocca sta effettuando da molti anni una ricerca tra le provincie di Milano, Lodi e Cremona che consentirà di affrontare lo studio della migrazione della rondine.
Alcuni esemplari di rondini sono stati dotati di un mini dispositivo elettronico del peso di meno di un grammo, che permetterà di seguire il viaggio che le rondini effettuano per svernare in Africa, e capire cosa succede a quelle rondini che, partite a fine estate dalle nostre campagne, poi non fanno più ritorno l’anno successivo.
Obiettivi del progetto
Il progetto ha interessato circa 100 cascine, tra cui la Cascina Pestazza a Peschiera Borromeo.
Mi è capitato di assistere al lavoro dei ricercatori dell’Università che effettuavano i loro controlli sulle rondini (tra cui prelievi del sangue, apertura alare, peso, lunghezza, inanellamento ecc..) alla cascina Pestazza, i quali mi hanno pure riferito che una rondine inanellata a Peschiera Borromeo è stata ritrovata in Sud Africa.
Coinvolgimento degli agricoltori per la salvaguardia dell'habitat delle rondini
Il progetto prevede anche il coinvolgimento degli agricoltori ad adottare buone pratiche di conduzione agricola che comportano ricadute positive sull’habitat delle rondini: mantenimento di prati stabili, intensificazione delle colture foraggere come l’erba medica nelle immediate vicinanze dei siti di nidificazione, come le cascine e le stalle.