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Riso Carnaroli

Il Re dei Risi Italiani

Riso Carnaroli

Riso Carnaroli
Riso Carnaroli: Il re dei Risi
Riso Carnaroli: Il Re dei Risi Italiani

Il Riso Carnaroli, con le sue origini affascinanti e le sue caratteristiche uniche, si distingue come una delle varietà di riso più pregiata d’Italia. Scopriamo insieme la storia e le proprietà di questo tesoro culinario, insieme a deliziose ricette!

Origini e Storia

Nato nei fertili terreni della Cascina Casello, vicino a Paullo, il Riso Carnaroli ha una storia che risale al periodo 1939-1945 frutto dell’incrocio tra due varietà di riso, il Vaialone e il Lencino. Questo lavoro di ricerca fu guidato dall’agronomo Ettore De Vecchi, che dedicò anni alla selezione del miglior chicco, caratterizzato da dimensioni generose e consistenza perfetta durante la cottura. Il nome “Carnaroli” potrebbe essere legato al commissario dell’Ente Nazionale Risi, Emiliano Carnaroli, o ad un contadino che collaborava con De Vecchi.
… e infatti secondo la leggenda il nome deriverebbe proprio da un suo collaboratore, tale Carnaroli; questi, sconfortato dagli scarsi risultati della coltivazione, un giorno disse a De Vecchi: “Dutür, se fèm?”. Allora Il cultore rispose: “Insistiamo, se troviamo la qualità che dico io, darò a quel riso il tuo nome”.

La prima iscrizione della varietà Carnaroli al Registro Varietale è del 1974 con responsabile della conservazione in purezza Achille de Vecchi di Paullo, cugino dell’ibridatore Ettore.

Nel 1983, dopo che i compiti di conservazione furono passati all’Ente Nazionale Risi, venne reiscritto nel registro nazionale e il responsabile della conservazione in purezza divenne lo stesso Ente Nazionale Risi.

Caratteristiche uniche

Il Carnaroli, appartenente alla classe dei risi superfini e alla sottospecie japonica, si distingue per i suoi chicchi perlati di 7mm di lunghezza. La sua principale caratteristica è la capacità di rilasciare l’amido durante la cottura, conferendo ai piatti una consistenza cremosa e un sapore ricco.  È proprio grazie alla sua resistenza alla cottura,  che è ideale per la preparazione di risotti e altre pietanze, poiché è in grado di assorbire i condimenti in modo ottimale. Rispetto al riso Arborio, che è più comune, il riso Carnaroli presenta una maggiore quantità di amido, conferendogli una consistenza più densa e un chicco più lungo. Classificato come riso “superfino” e spesso acclamato come il “Re dei risi“, questo tipo di riso è una scelta eccellente per creare piatti di alta qualità.

Coltivazione e Diffusione

Sebbene la coltivazione del Carnaroli sia una sfida per i risicoltori italiani, è principalmente concentrata nelle province di Vercelli, Novara e Pavia, nel territorio piemontese e lombardo. Questo riso di alta qualità è amato dai grandi chef e presente in molte dispense grazie alla sua versatilità e capacità di esaltare i sapori.

Una tradizione italiana amata da tutti

Il Riso Carnaroli rappresenta una vera e propria tradizione culinaria italiana, apprezzata in tutte le regioni del Paese. Accanto ad altre varietà di riso come l’Arborio e il Vialone Nano, il Carnaroli è uno dei preferiti per la preparazione di piatti prelibati. La sua storia affonda le radici nel territorio di Paullo, dove è nata l’idea e dove è stata presa la decisione di consegnare il materiale vegetale all’Ente Nazionale Risi per la sua conservazione.
Il Riso Carnaroli non è solo un ingrediente in cucina, ma un simbolo di eccellenza e tradizione italiana. Con le sue caratteristiche uniche e la sua storia affascinante, continua ad essere apprezzato da chef e appassionati di gastronomia in tutto il mondo.

Piatti tipici del basso milanese preparati con il Riso Carnaroli

Nella cucina lombarda, il Riso Carnaroli è protagonista di molte ricette tradizionali e piatti regionali. Ecco alcune preparazioni tipiche:

Risotto alla Milanese:

Il Risotto alla Milanese è un piatto iconico della cucina lombarda. Viene preparato con il Riso Carnaroli, brodo di carne, cipolla, burro, vino bianco e zafferano. Il risultato è un risotto cremoso e profumato, arricchito dallo zafferano che gli conferisce il caratteristico colore giallo oro.

Risotto ai Funghi:

I funghi sono un ingrediente molto amato nella cucina lombarda, e il Risotto ai Funghi è una delle preparazioni più apprezzate. Si prepara cuocendo il Riso Carnaroli nel brodo di funghi, arricchito con funghi porcini freschi o secchi. Il risultato è un piatto ricco di sapore e dal profumo avvolgente.

Risotto con Salamella:

La salamella è un altro ingrediente tradizionale della cucina lombarda, e viene spesso utilizzata per arricchire i risotti. Si tratta di una salsiccia fresca, che viene cotta e aggiunta al Riso Carnaroli durante la cottura. Il risultato è un risotto saporito e sostanzioso, perfetto per i mesi più freddi dell’anno.

Risotto alla Paullese (Paullo):

Il Risotto alla Paullese è un piatto ispirato alla tradizione culinaria del comune di Paullo. Si cuoce il Riso Carnaroli nel brodo di verdure e si aggiungono verdure di stagione come zucchine, carote e piselli. Si completa con prezzemolo fresco tritato e una spruzzata di limone, ottenendo un risotto leggero e fresco.