Pratolina o Margheritina
I campi di Pratolina (Bellis perennis) , pianta perenne della famiglia delle Asteraceae, erano un tempo elemento fisso del paesaggio e non, come oggi, un ritrovamento casuale lungo gli argini abbandonati, negli incolti recenti, nei giardini e nei parchi cittadini.
La Pratolina, più comunemente conosciuta come margheritina, è tra i primi fiori della stagione e la sua fioritura raggiunge l’apice quando l’erba dei prati, suo ambiente ideale, non ha ancora iniziato a crescere tanto da poterla ombreggiare e nascondere. La fioritura, però, si allunga nel tempo tanto da coprire tutto l’arco dell’anno (da gennaio a dicembre).
Un fiore così piccolo, così discreto richiama in noi un’idea di delicatezza che nella realtà non ha riscontro. Rustica, poco esigente, adattabile alle più diverse condizioni, resistente al freddo (oltre i – 10°C) queste sono le caratteristiche che ne fanno una pianta vincente.
Quando il tempo è brutto la Pratolina reclina e chiude il capolino, per poi tornare a levarsi in direzione del sole quando le condizioni migliorano.
Per molti questo fiore è legato ad immagini dell’infanzia: le collane o le corone di margherite ad esempio.
M'ama o non m'ama ?
È simbolo dei dubbi d’amore: “m’ama o non m’ama”, questo non è un gioco nuovo, visto che è fin dall’età medioevale che le si attribuiscono doti profetiche riguardo all’amore.
Nel linguaggio dei fiori significa “ ci penserò”, oltre a simboleggiare Bontà e Innocenza.
Fonte di ispirazione per i poeti
Il nome Bellis è di origine latina e restò fino al 1100 quando le fu attribuito l’appellativo di “margarita” che significa “perla”. Preziosa come una perla, è servita a molti pittori rinascimentali ad ornare immagini quali la Natività e l’Adorazione dei Magi.
Simbolo di primavera ed amore come la cantò Giovanni Pascoli in “Bellis Perennis” nei “Nuovi Poemetti”:
“E’ il verno, e tutti i fiori arse la brina
Nei prati e tutte strinò l’erbe il gelo:
Ma te vedo fiorir, primaverina.”